La progettazione oggi
Il progettista, sia esso architetto oppure designer, deve essere in grado di seguire l’attività di progettazione in tutte le sue fasi, dimostrando trasversalità di competenze.
Nel dopoguerra, così come oggi nei paesi in via di sviluppo, la domanda era maggiore dell’offerta; il mercato in questo contesto era molto più aperto e disponibile agli acquisti più disparati.
Oggi, il mercato è profondamente cambiato e ciò che più conta è il distinguersi dalla concorrenza caricando il prodotto di un’identità forte. Per il designer, è importante la riconoscibilità, data in maggior parte dalla specializzazione e dalla ricerca sulla comunicazione.
Il prodotto più venduto non è quello di maggiore qualità o più bello esteriormente, ma quello che sa comunicare meglio con il pubblico dei consumatori.
iPad di Apple, ad esempio, sta costruendo il suo successo proprio facendo leva sulla comunicazione piuttosto che sulle qualità tecnologiche oggettive, dimostrando di interpretare al meglio cosa significhi fare design al giorno d’oggi.
Anche il successo di Ikea è attribuibile non tanto alla qualità intrinseca dei suoi prodotti quanto invece alla capacità di comunicare con il mercato e di rispondere alle sue attuali esigenze di provvisorietà nella scelta dell’arredamento.
Strumenti per l’indagine sui comportamenti del mercato attuale, sempre mutevole e legato ad infinite variabili, oggetto di monitoraggio costante da parte di chiunque si occupi di progettazione:
Google Trends
www.istat.it
Il metodo conversazionale
Concetto-chiave: ogni informazione da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’attività di progettazione può apportare un contributo utile alla progettazione stessa. Tale concezione è quindi in antitesi alla figura del progettista isolato, che lavora in completa autonomia, tipica di un passato neppure troppo lontano.
L’origine del metodo conversazionale è da ricercarsi negli Stati Uniti degli anni Sessanta, durante la fase di maggiore intensificazione della Guerra Fredda. La crescente competizione militare e aerospaziale (nascita della N.A.S.A.) con l’Unione Sovietica porta l’ambiente militare americano alla ricerca dell’appoggio delle università quali luoghi di attività di discussione, in grado di mobilitare il maggior numero possibile di interlocutori e di raccogliere quindi la più alta capacità di contributi al miglioramento.
Si instaura un clima di collaborazione e di partecipazione tra università ed ambiente esterno, alla base dello sviluppo negli atenei statunitensi delle tecnologie informatiche (primi calcolatori elettronici e nascita di Internet).
Con le moderne tecnologie, questo approccio all’innovazione ha accresciuto le sue potenzialità, conoscendo una diffusione di massa che ha coinvolto pressoché ogni aspetto della vita civile.
L’apertura alle informazioni, agli stimoli, agli apporti provenienti dall’ambiente esterno sono divenuti fondamentali anche nell’ottica della progettazione attuale.
I blog dedicati al design rappresentano un utile strumento; segnalo design.blogsociale.it
Prima idea di logo
Il senso del logo sta nella volontà di comunicare un qualcosa in costruzione, che si forma pezzo dopo pezzo. Nel banner le rette ortogonali sono un riferimento al grafico cartesiano: la loro presenza trasforma la scritta in una geometria definita da coordinate.
Design etico
Negli anni Sessanta, una persona mediamente era in possesso di circa 300 oggetti. Oggi la media è arrivata circa a quota 6000 oggetti per persona, rappresentando il dato più eloquente del costante aumento della presenza di prodotti industriali nel mondo. A dispetto di quanti considerano la nostra epoca caratterizzata da un processo di "smaterializzazione" dovuto alle innovazioni tecnologiche, l'attualità della tematica ambientale sta invece a dimostrare la permanenza di un intervento sempre più massiccio e invasivo sulla natura da parte delle attività umane.
L'attenzione alle conseguenze sull'ambiente fisico, in precedenza del tutto assente, è la maggiore caratteristica dell'attuale fenomeno del Design etico, una concezione dell'attività progettuale volta a ridurre la manipolazione artificiale del territorio. Rimozione del superfluo, scelta di materiali eco-compatibili e utilizzo delle energie rinnovabili sono i maggiori elementi valorizzati.
A seguire, ecco degli esempi particolarmente significativi:
Lampada Tunnel Solare Velux
Libreria Konnex Groos design
Shigeru Ban
Progettazione scuri in legno: pubblicazione idea definitiva
Scuri in multistrato pantografato con apertura alla padovana. Le grandi dimensioni dell'apertura sul muro (160x180) hanno determinato la differente larghezza tra tavole centrali e laterali.
Sistema di installazione a monoblocco: permette un'installazione più agevole, consentendo di essere meno vincolati alle imprecisioni della muratura; inoltre permette di utilizzare cardini (senza spina) avvitati su legno anziché cementati, di migliorare l'isolamento e di ridurre le dimensioni degli scuri in rapporto all'apertura muraria.
Estetica: scelta di "simulare" da una parte, sul lato esterno, una perlinatura verticale, e dall'altra, sul lato interno, una perlinatura orizzontale.
Scelta di una vernice laccata tinta "rosso mattone" determinata dalle caratteristiche estetiche del multistrato, il cui aspetto esteriore, privo delle venature del legno massiccio, richiede di essere nascosto alla vista. Per contro, il minore pregio estetico è compensato da infissi decisamente più stabili e durevoli nel tempo.
Ferramenta di colore nero.
Prospettive del lato esterno e del lato interno. Le ante in legno multistrato sono assicurate ad un telaio dello stesso materiale detto "monoblocco", il quale andrà poi collocato nell'apertura muraria.
Viste ortogonali.
Particolari della ferramenta: a sinistra sistema di chiusura con spagnola e maniglie; a destra, sistema di bandelle e cardini utilizzato sul lato esterno. La presenza del monoblocco permette lo spazio per un inserimento dello scure dall'alto, senza l'utilizzo di spine.
Particolari della ferramenta: punti terminali della spagnola; a sinistra, la "coda di porco" chiude in alto agganciandosi ad un tondino montato sul monoblocco; a destra, particolare del "pareggiatore": blocca le ante senza bisogno di fermi ancorati sul davanzale.
Seconda idea di logo
Una nuova idea per il logo del corso: si tratta di una "emme" che emerge per estrusione dall'incrocio delle rette sul piano. I colori sono un chiaro riferimento al movimento "De Stijl", fondamentale nell'evoluzione storica del Disegno Industriale.
Esercitazioni con AutoCAD e appunti delle lezioni
ciao Diego,
RispondiEliminavolevo darti un suggerimento per gli infissi.
Potresti usare l'alluminio o il pvc come materiale;il legno secondo me ha bisogno di una costante manutenzione tra tarli e altro...
prova a vedere questo sito..puoi anche usare il pvc e farlo sembrare legno esteticamente....
http://www.finstral.com/web/it/Sistemi-oscuranti/Persiane-U1254833334985.1U.html
poi boh non so è un consiglio ma l'idea comunque secondo me va benissimo ed è molto dettagliata... :-D
bravo!!!!