mercoledì 12 maggio 2010

Vania Barbato 266373

Per la progettazione di un nuovo sistema di infissi esterni,ho pensato subito alle piccole difficoltà che si riscontrano nella quotidianità.
Due delle cose più scomode degli scuri è il fatto di doversi "stendere" sulla finestra per chiudergli e quella di dover aprire la finestra obbligatoriamente per poter raggiungere gli scuri.
Questo in caso di pioggia,vento e intemperie risulta essere scomodo.
Dunque ho pensato ad un sistema di calamite nascoste, nel muro esterno, sotto all'intonaco, nella zona in cui i balconi aperti toccano la parete, e un'altra calamita sulle ante dello scuro, attuando così un sistema, non troppo complesso, per stabilizzare gli scuri, e per gestirli elettronicamente attraverso un'interruttore all'interno dell'abitazione.
Attraverso il comando dell'interruttore posso aprire e chiudere semplicemente le ante attraverso l'inversione di polarità delle calamite.
Un'altro aspetto che ho notato,è quello di attribuire una sorta di valore estetico, molto legato all'immagine della classica casa italiana, agli scuri. Sempre uguali, quasi tutti dello stesso materiale, forma e colore.
Volevo così mantenere l'immagine rassicurante delle classiche finestre, dando però la possibilità all'acquirente di poter cambiare a piacimento la parte esterna degli infissi. Ho così pensato ad un sistema di pannelli intercambiabili, in legno.
Questo non solo per una questione estetica,ma anche per una questione di manutenzione dell'infisso stesso. Quando il pannello ha bisogno di essere sistemato (a causa di pioggia,vento,usura...) posso estrarre il pannello e successivamente decidere se pulirlo e sistemarlo, oppure cambiarlo, magari con un altro di diverso colore, o con diverse caratteristiche.

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